Valliera
di Castelmagno

le origini e oggi

In origine erano dieci famiglie in quella piccola frazione sperduta, tutte imparentate, come succedeva lassù sui monti, su quelle montagne dure, amate e odiate. Poi, come in tanti altri paesi d’Italia, la fame, la fuga, lo spezzarsi di famiglie e di legami: l’abbandono.

Le case che si frantumano,
i pascoli senza animali e senza pastori: senza vita.

Poi altri dieci – “des” in piemontese – che, in omaggio al cognome più diffuso di quelle valli, predono il nome di Des Martin, acquistano case diroccate e prati silenziosi.
In una manciata d’anni, con tanto lavoro, coltivano, quasi segretamente, un desiderio, un’ottica nuova e una vocazione: produrre il miglior Castelmagno d’alpeggio di sempre.

Una storia unica, scritta dalla montagna,
raccontata da un profumo

L’idea “Des martin” nasce  per caso (o per destino?), durante una cena, organizzata al termine di una bella esperienza collettiva dedicata alla realizzazione, in forma di volontariato, di un vigneto e una cantina nell’isola di Fogo (Capo Verde).

Lo stesso gruppo di persone, ormai affiatato e ben amalgamato, si avvicina così a Valliera (1500 m s.l.m.), una delle sette piccole borgate alpine che insieme costituiscono il Comune di Castelmagno, in Valle Grana (provincia di Cuneo). Il sogno è quello di recuperarla a nuova vita, non solo come insediamento temporaneo, ma anche produttivo, con lo scopo di garantirne la sostenibilità nel tempo. Nel giro di qualche anno Valliera rinascere davvero, dalle stesse radici e con nuova vocazione di accoglienza e di riscoperta dei sapori di queste montagne.

Così nasce “Des Martin” – Soc. Agricola Valliera.

il sogno

che diventa progetto

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